Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: alcuni

Numero di risultati: 73 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Manuale di Microscopia Clinica

514421
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

Manuale di Microscopia Clinica

talora difficile il riconoscerle; il che spiega perchè alcuni osservatori non abbiano trovato, o abbiano trovato assai raramente le cellule cilindriche

Pagina 117

Manuale di Microscopia Clinica

valore patogenico noi potremmo accontentarci di spendere poche parole su questi elminti, se in alcuni stadi della loro vita essi non presentassero

Pagina 127

Manuale di Microscopia Clinica

estremità anteriore del corpo stesso in alcuni esemplari è evidente una forma nucleare.

Pagina 135

Manuale di Microscopia Clinica

confusi con quelli di melanina o di pigmento sanguigno, ove non soccorressero alcuni loro caratteri, p. es. la loro forma (che spesso sono particelle

Pagina 159

Manuale di Microscopia Clinica

loro estremità assottigliate danno ricetto alle cellule ovali o rotonde costituenti uno o più strati profondi. Si noti, però, che in alcuni individui

Pagina 163

Manuale di Microscopia Clinica

calda. La loro costituzione chimica e la causa della loro precipitazione furono soggetto di molte controversie. Mentre alcuni li consideravano come di

Pagina 170

Manuale di Microscopia Clinica

fusate, immerse in una sostanza fondamentale, ora più fibrillare, ora piuttosto amorfa. - Da alcuni si descrissero delle decidue mestruali prive di

Pagina 178

Manuale di Microscopia Clinica

4.o Globuli lattei (fig. 58 a). Son globuli di grasso, dotati del solito aspetto brillante, e di svariata grossezza. Alcuni sono come minuti

Pagina 182

Manuale di Microscopia Clinica

in azzurra o violacea. Questo fatto pare sotto la dipendenza di organismi inferiori, che da alcuni si vorrebbero vibrioni (V. cyanogenus) e da altri

Pagina 183

Manuale di Microscopia Clinica

numero i leucociti, alcuni coi loro caratteri tipici, altri, invece, ingrossati e distesi dai globuli lattei che hanno assunto nel loro protoplasma

Pagina 183

Manuale di Microscopia Clinica

109. L’esame microscopico delle orine ci fornisce alcuni dei criteri più importanti, talora anzi indispensabili, per la diagnosi esatta della più

Pagina 184

Manuale di Microscopia Clinica

a) Si versano in un tubo d’assaggio alcuni Cc. d’orina, si acidificano fortemente con acido acetico, si aggiunge un volume eguale a quello dell’orina

Pagina 188

Manuale di Microscopia Clinica

b) Si versano alcuni Cc. di orina in un tubo d’assaggio, poi, inclinato questo dolcemente, si aggiunge un po’ d’acido nitrico puro, incoloro

Pagina 188

Manuale di Microscopia Clinica

2.o Metodo della potassa. In un tubo d’assaggio piuttosto lungo e stretto si versano alcuni Cc. di orina, a cui si aggiunge la metà volume di una

Pagina 189

Manuale di Microscopia Clinica

quei casi, in cui, essendo alcuni globuli rossi diventati sferici e poco colorati, a tutta prima potrebbero essere confusi coi leucociti.

Pagina 19

Manuale di Microscopia Clinica

pesci posseggono, invece, globuli ellittici e nucleati (ad eccezione dei ciclostomi che li hanno circolari). Riguardo alle dimensioni, alcuni animali

Pagina 19

Manuale di Microscopia Clinica

La dimostrazione che qui si tratti veramente della sostanza colorante del sangue si può ottenere con diversi metodi, dei quali esporrò qui alcuni fra

Pagina 199

Manuale di Microscopia Clinica

Secondo il ben noto metodo di HELLER alcuni Cc. di orina vengono addizionati in un tubo d’assaggio con metà del loro volume di potassa caustica

Pagina 199

Manuale di Microscopia Clinica

munito di diaframmi per arrestare i raggi periferici. Alcuni fabbricatori lo costruiscono di lunghezza invarîabile; altri lo fanno di due pezzi

Pagina 2

Manuale di Microscopia Clinica

contrattilità si manifesta anche coll’emissione e retrazione di prolungamenti, ed in alcuni è molto vivace, in altri assai poco: di solito sono poco

Pagina 20

Manuale di Microscopia Clinica

primi alcuni, molto numerosi, sono pallidi; altri, invece, scarsi, sono a contorni molto marcati ed a centro brillante. Si danno dei leucociti in cui

Pagina 20

Manuale di Microscopia Clinica

il quale ad alcuni Cc. di orina si aggiungono prima un po’ di soluzione di potassa, poi una soluzione di tannino, per ultimo acido acetico fino a

Pagina 200

Manuale di Microscopia Clinica

irregolarmente mozze; talvolta una di esse si assottiglia e si continua in un filamento, simile ad un cilindroide. Hanno lunghezza e larghezza varia. Alcuni

Pagina 205

Manuale di Microscopia Clinica

distribuitivi uniformemente (cilindri granulosi), ora accumulativi in alcuni tratti a preferenza che in altri. I granuli possono essere fini o grossi; ed

Pagina 206

Manuale di Microscopia Clinica

Alcuni hanno descritto dei cilindri che offrono le reazioni della sostanza amiloide. Ammessa l’esattezza dell’osservazione, devesi, però, riconoscere

Pagina 208

Manuale di Microscopia Clinica

essudazione fibrinosa, e, di conseguenza, si assegnò l’epiteto di cruposa alla nefrite in cui più frequentemente si trovano. Più tardi da alcuni si

Pagina 208

Manuale di Microscopia Clinica

sostanza proteica o albuminoide. - Quanto ai cilindri giallicci di cui alcuni sostengono anche presentemente la natura fibrinosa, essi pure

Pagina 208

Manuale di Microscopia Clinica

È ben vero che alcuni osservatori (HENLE, ad esempio) asseriscono di aver trovato anche questi cilindri, specie i jalini, nei reni perfettamente

Pagina 210

Manuale di Microscopia Clinica

e là portavano epitelî, leucociti o frantumi di essi; assai scarsi o mancanti i globuli rossi. In alcuni casi coesisteva albumina; in altri no. Per la

Pagina 211

Manuale di Microscopia Clinica

vita. Qui essa assume lo stesso aspetto che ha nello stomaco (§ 66), ed appare nell’orina appena emessa; secondo alcuni, anzi, essa potrebbe essere

Pagina 220

Manuale di Microscopia Clinica

alcuni vegetali (come l’oxalis, il rabarbaro ed i pomi d’oro), oppure dei bicarbonati o dei sali d’acidi vegetali, ed usi di bevande ricche d’acido

Pagina 226

Manuale di Microscopia Clinica

specialmente nell’atrofia giallo-acuta del fegato (anche nell’avvelenamento acuto per fosforo, al quale alcuni ascrivono la anzicitata atrofia del

Pagina 229

Manuale di Microscopia Clinica

Infiammazioni. - Infiammazioni diffuse (dette meno esattamente di alcuni parenchimatose).

Pagina 232

Manuale di Microscopia Clinica

in alcuni casi, p. es. quando è ammalato un solo rene, di cui si ottura l’uretere. Talora in principio è semplicemente albuminosa, con scarsi elementi

Pagina 236

Manuale di Microscopia Clinica

Come si disse, per apprestare l’istrumento all’osservazione s’era già dato allo strato lo spessore di alcuni millimetri, sicchè al primo applicare l

Pagina 27

Manuale di Microscopia Clinica

uno strato di alcuni millimetri.

Pagina 28

Manuale di Microscopia Clinica

alcuni millimetri, così il suo colorito sarà più intenso. Si avvita quindi il tubo dell’istrumento (e per questo si assottiglia lo strato di sangue

Pagina 28

Manuale di Microscopia Clinica

numerazione, riuscendo più difficile di sbagliare, sia omettendo di contare alcuni globuli, sia contandone alcuni due volte.

Pagina 36

Manuale di Microscopia Clinica

nella anemia perniciosa progressiva; da alcuni, anzi (EICHHORST), si considerarono, a torto, come caratteristici di questa malattia. - Da tutto ciò si

Pagina 39

Manuale di Microscopia Clinica

, sotto forma di fini granuli, o di pezzetti Fig. IV. regolari, granulosi, misuranti alcuni micromilmetri di diametro. Questo pigmento in parte è

Pagina 41

Manuale di Microscopia Clinica

per alcuni è dimostrato, che si colonizzano in determinati organi; sicchè possono continuare ad infettare il sangue, ad onta che non vi soggiornino

Pagina 41

Manuale di Microscopia Clinica

natura, così le sostanze che colorano alcuni di essi possono colorar poco od essere al tutto indifferenti per gli altri. Una sostanza che ne colora

Pagina 42

Manuale di Microscopia Clinica

caso basta uno strato liquido della altezza di alcuni millimetri raccolto nel fondo del tubo d’assaggio o della boccetta per dare lo spettro.

Pagina 50

Manuale di Microscopia Clinica

le spore di alcuni funghi inferiori, come il Porphyridium cruentum (ERDMANN) e l’Achorion Schoenleinii (RINDFLEISCH).

Pagina 57

Manuale di Microscopia Clinica

alcuni sono ancora ben conservati, altri sono pallidi, a nuclei palesi, con granuli adiposi, ovvero rigonfiati, o ridotti a nuclei liberi con pochi

Pagina 61

Manuale di Microscopia Clinica

Ascite chilosa. - Venne riscontrata in alcuni casi specialmente in seguito ad occlusione del dotto toracico. Il liquido deve l’aspetto chiloso alla

Pagina 62

Manuale di Microscopia Clinica

costantemente alcuni granuli di adipe. 2.o Leucociti, talora riuniti in ammassi visibili ad occhio nudo, grossi 10-30 µ, costituiti da protoplasma

Pagina 67

Manuale di Microscopia Clinica

, trasparente e citrino, qua e là con punti biancastri; in alcuni punti è più tenue. - Al microscopio appare costituito da una sostanza colloide, dove

Pagina 67

Manuale di Microscopia Clinica

raccolto da un po’ di tempo nella camera anteriore dell’occhio (BIZZOZERO) Da alcuni si credettero elementi in cui hanno origine i corpuscoli di pus

Pagina 72

Manuale di Microscopia Clinica

acqua, o acqua e glicerina. Per ottenere maggiore chiarezza su alcuni punti si può aggiungere al preparato un po’ di soluzione di potassa.

Pagina 84

Cerca

Modifica ricerca